Il Comune di Castelluccio Superiore, con il sostegno del GAL “La Cittadella del Sapere”, ha realizzato il cortometraggio/documentario “Il Posto Mio”, un progetto di promozione culturale e turistica volto a raccontare l’identità, le radici e la bellezza del territorio.
L’iniziativa rientra nell’ambito del bando per la valorizzazione e promozione del territorio e ha visto la collaborazione di Sincro Produzioni, che ne ha curato la regia e la produzione.
Un racconto per riscoprire le radici
Interpretato dall’attrice Eva Immediato, il film racconta la storia di una donna che torna nel paese d’origine per vendere la casa di famiglia. Il soggiorno tra i luoghi dell’infanzia – dai vicoli del centro storico al Bosco della Difesa, fino ai percorsi de I Monaci delle Misule – diventa un viaggio di riscoperta e riconciliazione con le proprie radici.
Il messaggio che il cortometraggio intende trasmettere è chiaro: “A volte si parte per allontanarsi, ma è tornando che si ritrovano le proprie radici”.
La prima proiezione
La prima ufficiale del cortometraggio si è svolta il 20 giugno 2025 in Piazza Plebiscito, alla presenza delle istituzioni locali e della comunità. L’evento è stato curato dalla Fondazione VOS Onlus, che ha contribuito anche alla manutenzione dei luoghi oggetto delle riprese, all’allestimento e alla valorizzazione culturale del progetto.
Materiali e approfondimenti
Sono stati realizzati diversi strumenti di supporto e diffusione: locandina, brochure, tabellonistica, comunicato stampa, oltre a contenuti multimediali disponibili online.
Crediti
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Attrice protagonista: Eva Immediato
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Musica: Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo
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Regia e Produzione: Sincro Produzioni
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Ente promotore: Comune di Castelluccio Superiore
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Organizzazione evento finale: Fondazione VOS Onlus
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Finanziamento: GAL La Cittadella del Sapere
Con “Il Posto Mio”, Castelluccio Superiore si racconta attraverso le emozioni di una storia universale, trasformando il linguaggio del cinema in uno strumento di valorizzazione del patrimonio storico, naturale e culturale.
Il cortometraggio non è solo una storia, ma un invito a riscoprire il senso dell’appartenenza e il valore della memoria, mostrando Castelluccio Superiore come un paese che accoglie, racconta e resiste.